una vista frontale del Museo Organica, nel bosco di Curadureddu, presa dal basso, tra erba e sassi

Organica

Museo di arte ambientale nel Parco del Limbara

Il Museo di arte ambientale nel Parco del Limbara ORGANICA nasce nel 2020 per promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico e paesaggistico della Sardegna. ORGANICA porta avanti una riflessione sul territorio nella sua dimensione fisica, antropologica, ambientale ed etica attraverso i linguaggi visivi contemporanei. Tutte le attività dell’ecomuseo si sviluppano intorno al Bosco di Curadureddu, alle pendici del Monte Limbara. Qui ORGANICA propone un doppio percorso dedicato al rapporto tra arte e mondo naturale attraverso le opere site-specific installate a cielo aperto nella natura del Parco e le mostre temporanee allestite nelle sale espositive dello spazio CEDAP.

Lungo i sentieri, tra gli alberi o nelle piccole radure, è possibile visitare durante tutto l’anno le opere permanenti del Museo. Le installazioni costellano il parco-museo lungo un percorso immersivo tra lecci, sugherete e macchia mediterranea: un’esperienza artistica di land art a 360° gradi in cui il visitatore è portato a esplorare attivamente la biodiversità del Bosco. Gli approcci e i materiali selezionati dagli artisti sono diversi e interagiscono con l’ambiente per continuità o contrasto. Dodici gli artisti finora coinvolti dalla curatrice Giannella Demuro, che rappresentano alcuni degli esiti più interessanti della ricerca visiva contemporanea in Sardegna. La collezione è in corso di ampliamento e ospiterà nel 2025 quattro nuove opere degli artisti Giusy Calia e Antonello Fresu, Marcello Cinque, Valentina Daga, Alex Pinna.

Terminato il percorso tra le opere di land art, ci ritroviamo davanti a una struttura che svetta inaspettatamente tra lecci, pini e macchia mediterranea. Si tratta dello Spazio CEDAP, un piccolo gioiello di architettura contemporanea progettato dall’architetto Antonello Menicucci. La struttura riconverte un vecchio incubatoio di trote e sorge in un’area dal forte valore paesaggistico, poco distante dalle piscine naturali del Rio Pisciaroni.

Ed è proprio in questo spazio che si declina la seconda parte del percorso offerto da ORGANICA. Le due sale espositive ospitano mostre di arte e fotografia di artisti che concentrano la propria ricerca intorno al complesso rapporto uomo/natura. La programmazione del 2025, inaugurata con una speciale anteprima dedicata a Igino Panzino, ospiterà le personali degli artisti visivi Pastorello, Fabiana Casu, Flatform, Valentina Daga e Giulia Sale. Accanto alle mostre di arte contemporanea anche le mostre fotografiche di Francesco Cubeddu e Domenico Ruiu, la mostra dell’illustratore Toni Demuro oltre ai progetti speciali “Suber – sughero tra design e sostenibilità” e “La via dell’acqua – dal progetto all’opera” , realizzate in collaborazione con il CEAS Tempio.


ORGANICA ti accompagna alla scoperta del territorio attraverso i linguaggi visivi contemporanei. I laboratori, le performance a cielo aperto, gli appuntamenti di trekking culturale, dedicati alla scoperta dei luoghi e alla riflessione sui temi della sostenibilità ambientale, sono aperti a tutti e tutte.