Primo maggio tra arte e musica

Il Museo Organica inaugura la stagione 2025 con mostre, installazioni e concerti nel bosco.
Tante le proposte sul Limbara e a Tempio Pausania, in collaborazione con gli operatori del territorio.
Dopo la pausa invernale, il Museo Organica riapre le sue porte con una anteprima della stagione espositiva 2025. L’appuntamento è giovedì 1° maggio con una giornata di eventi tra arte e musica dedicata alla natura e all’ambiente, realizzata in sinergia con il Comune di Tempio Pausania e la collaborazione degli artisti e degli operatori culturali e turistici del territorio.
Le attività avranno inizio alle ore 11 con l’inaugurazione delle mostre curate da Giannella Demuro, direttrice del Museo: Inventari, mostra personale di Igino Panzino, decano della ricerca artistica in Sardegna, la mostra fotografica Acquamontana e Ri-trascrizioni, progetto di scrittura collettiva di Antonello Fresu.
A seguire, in programma due concerti: al mattino il Duo Ellipsis e nel pomeriggio gli Acoustic Pollution.
Aperto durante la mattinata anche un corner di candele artigianali con le fragranze di Sardegna di “Keras”.
LE MOSTRE
Le sale dello Spazio CEDAP ospiteranno giovedì 1° maggio alle ore 11 una speciale anteprima della stagione espositiva 2025 del Museo Organica, con due mostre visitabili fino al 28 maggio. Per la sezione arte contemporanea, l’appuntamento è con Inventari,mostra personale dell’artista Igino Panzino a cura di Giannella Demuro, mentre nella sezione fotografia sarà possibile visitare la mostra fotografica documentaria Acquamontana che presenta la selezione delle foto vincitrici dell’omonimo contest fotografico. Sarà inoltre presente l’installazione partecipativa di Antonello Fresu Ri-trascrizioni.
Precedute da un’azione di indagine e recupero nelle strade diventate scenario di incontro con una realtà frammentata e marginale, le opere inscatolate di Igino Panzino – riunite sotto il nome Inventari – prestano il fianco a infinite considerazioni e si dispongono come un piccolo inventario semantico. Di quelli abituali a Panzino fin dagli anni Ottanta. Solo che qui i reperti non sono più le regolari e ordinate tessere di carta spillate in un raffinato gioco di ombre, ma imprevedibili residui di umile e povera consistenza, raccolti occasionalmente e diventati simbolo concreto e tangibile di un reale sconosciuto nella sua interezza. Come il poeta che lavora sulle parole e ne ricerca la sostanza più vera spogliandole del superfluo, così l’artista va al cuore delle cose e ne intuisce il segreto che nascondono. Così i piccoli e banali ritrovamenti subiscono una evidente metamorfosi e si trasformano in talismani insoliti, in dispositivi di accresciuto senso della composizione divenuta una leggera, delicata, lirica visiva. Nel cuore delle composizioni plastiche, in strutture tridimensionali di piani slittanti, si racchiude un frammento di reale. Piume, pietre, cocci, ramoscelli, retine, carte strappate diventano, nella struttura compositiva, segni simbolici di un vagabondaggio intellettuale che medita su ciò che appare trascurabile, sull’inutilità apparente delle forme, sugli scarti del quotidiano, in poche parole su ciò che costituisce l’essenza delle cose esaurita la loro funzione originaria. (testo critico di Mariolina Cosseddu.)
Igino Panzino, vive e lavora a Sassari. Qui studia presso l’Istituto d’arte, con la direzione di Mauro Manca, come allievo di Aldo Contini, Paola Dessy, Gaetano Pinna e Giovanna Secchi. Nel clima ideologizzato DEGLI ANNI SETTANTA inizia la sua attività di artista che si concretizza nella prima mostra collettiva intitolata “Geografia/4”, tenutasi a Roma presso la galleria Artivisive di Sylvia Franchi, un’indagine sulle realtà artistiche periferiche. Alla fine degli anni Settanta aderisce al Gruppo della Rosa, fondato da Aldo Contini e di forte impronta concettuale. Il linguaggio neocostruttivista percorre tutta la sua carriera, anche nelle più recenti opere pubbliche realizzate a partire dalla fine degli anni Novanta. Panzino ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.
La mostra fotografica Acquamontana presenta la selezione delle foto vincitrici dell’omonimo contest fotografico, realizzate da Silvana Azara, Maria Bianco, Annalisa Brundu, Alberto Fozzi, Roberto Latte, Simona Pes, Luca Sirigu, Giampietro Spanu, fotografi e appassionati della natura e della montagna.
“Acquamontana” è un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’acqua dedicato alla valorizzazione della rete delle sorgenti del Monte Limbara conosciuta come “la via dell’acqua”, un suggestivo percorso di 30 km che raggiunge le innumerevoli sorgenti che punteggiano le pendici del massiccio nel cuore della Gallura. Il CEAS Tempio, con la collaborazione del Museo “Organica”, ha promosso la 1° edizione del contest fotografico con l’obiettivo di generare interesse e sensibilizzare il pubblico sul prezioso ruolo che l’acqua riveste nell’Isola e, in particolare, nel territorio di Tempio Pausania, stimolando a vivere in maniera attiva il contesto naturalistico del Parco del Limbara attraverso lo sguardo fotografico. I piccoli rivoli d’acqua che attraversano il bosco e le bellissime piscine naturali che si trovano a pochi passi dal Museo consentiranno a chiunque lo desideri di partecipare all’iniziativa, grazie ad una piccola stampante messa a disposizione del pubblico. Le immagini, stampate in tempo reale, resteranno esposte come parte integrante della mostra.
A partire dal 1° maggio sarà presente al Museo Organica l’installazione partecipativa Ri-trascrizioni di Antonello Fresu.Le Ri-trascrizioni sono una serie di installazioni/performance site-specific che hanno come fine la creazione di un’opera attraverso la partecipazione del pubblico.L’installazione è costituita da una scrivania ed un libro aperto, accanto al quale è collocato un altro libro, sulle cui pagine bianche il pubblico è invitato a trascrivere a mano, fedelmente ed integralmente, in sequenza, i diversi paragrafi del libro originale. Un piccolo segno dopo l’ultima parola copiata indica la fine di una trascrizione, ma anche il punto di partenza per l’intervento del “trascrittore” successivo. Un terzo libro raccoglie firme, commenti e impressioni dei “trascrittori”. L’opera finale è un libro scritto “a mano” dai tanti partecipanti che si alternano alla scrivania.
Il libro scelto da Antonello Fresu per il 1° maggio è l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” un’operasull’ecologia integrale in cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, ma anche la gioia e la pace interiore risultano inseparabili: un nuovo paradigma di giustizia, perché la natura non è una “mera cornice” della vita umana.
I CONCERTI
Dopo l’inaugurazione delle mostre, alle ore 12.00, il Museo Organica presenterà il concerto aperitivo con il Duo Ellipsis. Attivo dal 1994, il duo formato da Alberto Cesaraccio all’oboe e Alessandro Deiana alla chitarra, si configura come una rarità nel panorama musicale italiano e internazionale. Il duo costituisce il nucleo dell’omonimo ensemble, nato qualche anno più tardi, che si espande dalle più varie formazioni cameristiche fino all’orchestra.
Per il Museo Organica, il Duo Ellipsis presenta un concerto ispirato al repertorio novecentesco, proponendo un interessante viaggio dalle pendici del monte Ararat fino all’Argentina, passando per la mitteleuropa con musiche di Boutros, Kovats, dello stesso Cesaraccio per approdare alla Buenos Aires di inizio ‘900.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Ellipsis e la Scuola civica di Musica di Tempio, Aggius e Bortigiadas.
Nel pomeriggio, alle ore 15.30, sarà la volta di Acoustic Pollution – con Marco Serra (voce e chitarra) e Thomas Gordon (basso) – progetto musicale ideato da Fabio Casula, Thomas Gordon e Marco Serra, già membri dei Riptiders. Acoustic Pollution è un vero e proprio side-project che spazia tra le sonorità della musica internazionale di fine ’900 e i primi decenni del 2000, rivisitandole in chiave acustica e riportandole alla loro essenza.
Occasionalmente in duo, aggiungeranno al viaggio musicale proposto al pubblico del Museo alcuni tra i brani contenuti all’interno di “Vol.1”, disco d’esordio dei Riptiders.
ARTIGIANATO
Dalle ore 11.00 alle 13.00 sarà aperto il corner Keras fragranze di Sardegna con le candele artigianali in cera vegetale di Davide Deiana.
FOOD
Sulle cime del Limbara, a Vallicciola, sul Limbara, aperto dalle ore 10.00 alle 18.00 il Ristobar La Baita e, dalle ore 12.30 alle 15.30, per pranzo, anche il Ristorante dell’Hotel Vallicciola. Previsto uno sconto del 10% a pranzo per i visitatori del Museo.
APERTURE A TEMPIO PAUSANIA E DINTORNI
Tante le offerte culturali per il 1° maggio a Tempio Pausania – a soli 7 km dal Museo Organica: il Museo Mostra Storica “Diavoli Rossi – La Brigata Sassari nella Grande Guerra” (ore 10.00 – 13.00). La mostra – inaugurata per la prima volta a Milano nel 2001 e esposta in 35 città diverse tra penisola e Sardegna – ora ha la sua sede stabile a Tempio Pausania, nella Stazione Vecchia, proprio da dove partì la Fanteria. Il Museo Mostra Storica è gestito dall’Associazione Sivelu di Tempio Pausania.
Nel vicino Parco Grandi è possibile visitare un imponente allestimento di monumentali Pietre sonore e sculture del grande scultore di San Sperate Pinuccio Sciola, protagonista indiscusso della ricerca artistica contemporanea, personalità vivace e grande mediatore culturale, testimonial della cultura sarda nel mondo.
A meno di 2 km dal centro abitato, sarà possibile visitare(ore 10.00-13.00 | 15.00-18.00) il nuraghe Majori, uno dei più significativi monumenti protostorici della Gallura e perla archeologica di Tempio Pausania. Per gli amanti dello sport e della natura aperti anche il Parco inclusivo (dalle 8 alle 20 anche il punto ristoro) e le Fonti di Rinaggiu.
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Tutti gli eventi di Organica si tengono alle pendici del Monte Limbara, nei dintorni di Tempio Pausania: nel bosco di Curadureddu e presso il CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio.
Lo spazio del CEDAP dispone di due sale espositive, una dedicata all’arte contemporanea e l’altra alla fotografia ed è anche un punto informativo per le attività escursionistiche, ambientali e culturali del territorio.
Su prenotazione, è possibile organizzare delle visite guidate al Museo di arte ambientale per piccoli gruppi.
La località è raggiungibile da Tempio, Olbia e Sassari lungo la strada statale SS 392, e poi a piedi percorrendo uno dei suggestivi sentieri che si inoltrano nei boschi del Limbara.
Organica – museo di arte ambientale nel Parco del Limbara è un progetto dell’associazione culturale tramedarte con la direzione artistica di Giannella Demuro e realizzato in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania, il MIC, la Fondazione di Sardegna, la Regione Sardegna, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Salude & Trigu, Fo.Re.S.T.A.S., il Touring Club Italiano, il Master DECA Pro dell’Università di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, associazioni culturali e i partner Escursì.com, Confcommercio Nord Sardegna, Gallura Mia srl, Hotel Pausania Inn, La Baita Limbara.
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Museo di arte ambientale nel Parco del Limbara “Organica”
Monte Limbara | loc. Curadureddu / CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica del Limbara (SS 392 Tempio-Oschiri) Tempio Pausania (SS)
INFO
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