opera astratta con linee e curve di colore, dell'artista Pastorello

Pastorello

Calligrafie

Dal 1 giugno al 9 luglio 2025

Scheda critica

Ad aprire la ricca programmazione 2025 sarà Pastorello con una mostra dal titolo “Calligrafie”. Giovanni Manunta, in arte Pastorello, è uno tra gli artisti più capaci e determinanti del panorama artistico contemporaneo in Sardegna. Pittore puro, nei suoi paesaggi preadamitici e psichedelici non veicola messaggi che non siano inerenti alla stessa prassi pittorica. Da qui la loro ambiguità semantica, la loro autoreferenzialità e il loro essere alieni e fintamente ospitali. Per il Museo Organica Pastorello presenta una riscrittura calligrafica della natura e decide di assumere quest’ultima non tanto come soggetto, quanto come linguaggio, trasformando e isolando elementi organici in segni visivi che riconducono alla scrittura, al ritmo e alla comunicazione. Attraverso il mezzo pittorico l’artista offre una lettura metafisica del mondo naturale: alberi ancestrali in foreste senza tempo, mondi perennemente in fieri, dominati da personaggi seduttivi e fatali, creature ibride impastate di storia e di miti. Scrive Ivo Serafino Fenu, curatore della mostra: “La prassi pittorica di Pastorello è contemporaneamente un atto di ascolto e di trascrizione del mondo vivente e ogni sua opera, come la scrittura primitiva, diventa strumento per connettere l’umano e il naturale, rivelando un ordine segreto sotto la superficie del visibile. In un’epoca di disconnessione ambientale, recuperare questa visione significa anche immaginare una nuova forma di equilibrio, dove il segno, come l’uomo, non domina la natura ma la interpreta, la ripensa e la trascrive in bella forma: riscrivere la natura è un atto magico, un atto di responsabilità, un atto d’amore ma, talvolta, può essere un lancinante grido d’allarme, perché il limite tra idillio e apocalisse è sottilissimo”.

Biografia

Giovanni Manunta (in arte Pastorello) è nato a Sassari nel 1967. Ha frequenta l’Istituto d’Arte di Sassari e l’Accademia di Belle arti di Firenze. Vive a Sassari. Quella di Pastorello è una pittura trasversale, ambigua e depistante, citazionista ma colta, intrisa di suggestioni del Cinquecento nordico, da Dürer ad Altdorfer, passando per Hieronymus Bosch e per i suoi giardini delle delizie, di vorticose e “sublimi” visioni apocalittiche post-romantiche o virtuali. Espone dal 1989 in mostre personali e collettive. Tra le più importanti ricordiamo: “Nel bosco”, Galleria Withe Project, Pescara 2005; “Biennale Sardegna”, Masedu arte contemporanea, Sassari 2011; “Unnatürlich”, Pirandello Berlin, Berlino 2012; – “Come Pittura”, Galleria Colombo, Milano 2013; “I giardini dell’Eden”, Pinacoteca C. Contini, Oristano 2014; “Kolossòi. Pastorello nell’Isola dei Giganti”, Foro Boario, Oristano 2024

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